Le campane della chiesa… chissà se anche prima si sentivano così distintamente a quest’ora che normalmente è già satura di rumori di traffico, di tacchi che percorrono velocemente le strade, di tazzine che si appoggiano sul banco dei bar.
Da questa mattina sul tratto di ferrovia di fronte a casa mia passa anche qualche treno in meno, è stata riaperta l’alta velocità e quindi sui binari della linea tradizionale non passa più il frecciarossa, e nemmeno il suo macchinista che da quando è iniziata questa quarantena ci salutava suonando la sirena passando nelle nostre stazioni svuotate dall’isolamento.
I suoni di questo periodo sono diversi, più netti, ciascuno ha trovato il suo spazio. E’ uscito da quel sottofondo indistinto di rumore a cui non si fa neppure caso, ciascuno ha ritrovato il suo significato ed è forse per questo che da dieci giorni il suono delle sirene, che giorno e notte attraversano la quiete irreale, fa più paura.