La tua terra era il tuo sangue,
la tua voce un cuscino di stelle
dove appoggiavi il tuo cuore di miele:
coloravi le antiche zolle di grano
con taciti accordi e cadenze ritmate
da lei riconosciute nel silenzio
senza respiro delle onde compagne
di sempre: qualche piccola ombra
in delicato sussurro lenta mutava colore
rischiarata dal tenero abbraccio della luna
che commossa penetrava i preziosi
solchi dell’infanzia a risvegliare
sofferte voci di altre stagioni
racchiuse negli occhi della memoria
sulla sacra curva delle assenze.
E poi quel buio senza fine
in asfissia di sillabe, quasi
un incubo, “…come farò
a lucidarmi i pensieri in questa
notte di acrobazie mentali…
…tra la nebbia e il cielo…”,
cullato dal pietoso commiato
dei campi amici, carezzato appena
dal fruscio lieve degli ultimi cipressi.
In ricordo di Sergio Bassi, ‘il menestrello della Bassa e del Po’, portato via dal COVID-19 il 16/03/’20 soffocando la sua inconfondibile voce, senza però fermare la sua musica e le sue parole che ci accompagneranno per sempre.
Egidio Belotti – Fossano (CN)