E’ paradossale pensare che arrivino aiuti da paesi duramente toccati dall’embargo come Cuba: un’equipe di medici specializzati in emergenze internazionali si è stabilita a Crema. Dall’Albania, da dove quasi 30 anni fa partivano navi cariche di disperati in cerca di aiuto, sono arrivati 30 sanitari in nostro soccorso. E ancora, dalla Polonia, percepita
come patria di lavavetri o di venditori ambulanti di binocoli ed orologi russi, oggi arrivano 15 medici. Non mi meraviglierei se le missioni africane della diocesi organizzassero delle pesche di beneficenza o lotterie con grosse uova di Pasqua come premi, per raccogliere fondi da destinare al Lodigiano.
Ieri avremmo dovuto assistere a Milano allo spettacolo dei MOMIX, la famosa compagnia teatrale di ballerini-acrobati.
L’avevamo prenotato con largo anticipo per essere sicuri di riuscire a trovare posto.
Ci tenevamo a farlo vedere ai bambini, soprattutto ad Anna, la contorsionista della famiglia.
Per fare un po’ di movimento restando a casa, ci siamo cimentati tutti e cinque in 20 minuti di ginnastica. Collegato il computer alla TV, (dal momento che la smart TV non è un bene di prima necessità, può aspettare ad entrare in casa nostra, finché l’altra fa il suo dovere) e spostati divano e tappeto, abbiamo creato spazio sufficiente per poterci muovere agilmente. Dopo nemmeno 5 minuti, Elena accusandoci di non capire come andavano fatti gli esercizi, si è chiusa in bagno a piangere e ci è voluta una buona dose di pazienza per convincerla a tornare in ‘palestra’. Dopo un quarto d’ora, io ero tutto sudato, mia moglie ha declinato l’invito a fare saltelli per via del suo menisco, mentre Francesco se ne stava comodamente allungato sul divano.
Insomma, per fortuna era un tipo di ginnastica adatta a bambini di 6 anni e non dobbiamo campare facendo i saltimbanchi: i MILANIX avrebbero patito la fame!
Marco Milani