Finalmente è stata risolta la diatriba sulla validità della confessione online.
Pino di San Fiorano, dispone i penitenti in fila (tanto ormai siamo abituati a fare la fila per tutto): in chiesa si entra uno alla volta, con guanti e mascherina. Il peccatore si inginocchia sull’ultima panca della chiesa e telefona al prete sull’altare.
Si sono formate file chilometriche, i boy scout controllano diligentemente che la distanza tra un penitente e l’altro sia almeno di un metro e ottanta. Oggi pomeriggio, il Var del Sindaco, per una questione di pochi centimetri, ha annullato l’ingresso ad un’anziana che era partita un attimo prima del fischio di Pino.
Le immagini proiettate sulla facciata della parrocchia, mostrano il bastone della signora in evidente posizione di fuorigioco.
In casa i bambini hanno imparato a farsi il letto da soli e io, dopo 10 anni, ho scoperto dove teniamo le lenzuola pulite. Mia moglie, abituata a farlo solo nel week-end, incomincia a lamentarsi di dover cucinare sia per pranzo che per cena.
Il cibo non manca, ma le lunghe ore di attesa scoraggiano molte persone.
La pazienza è sempre di più una merce rara e ci si arrangia con quel che si trova.
Oggi tre signore vegane sono diventate vegetariane e cinque vegetariani sono diventati onnivori.
Mentre il giovane Kebabaro di Via Roma lasciava incautamente aperta la porta del negozio, i cinque si tuffavano su uno spiedo Doner Kebab fermo da tre giorni.
I cinque, immediatamente fermati dai volontari della Protezione Civile, sono stati portati sul sagrato delle Chiesa davanti a Pino di San Fiorano. Prevedendo il primo giorno di Quaresima il precetto di magro e digiuno, presi per le orecchie e dichiarando di essere pronti a confessarsi, hanno avuto la precedenza sulla fila.
Marco M.