Come anticipato l’8 marzo, dopo la Lombardia anche l’Italia è diventata zona rossa.
C’è chi parla di zona gialla, chi di arancione, sta di fatto che continuiamo a vederne di tutti i colori.
Sulla base di un recente studio cinese, i boy scout hanno provveduto ad adeguare nuovamente i parametri per la fila della confessione. Avvalendosi di metri a bindella, gentilmente donati dai costruttori locali, essendo fermi tutti i cantieri, è stata portata a 4,5 metri. Una distanza ritenuta più sicura, ma che allungherà considerevolmente i tempi.
Sussistono forti dubbi che si riuscirà a portare a termine la confessione di tutti i penitenti entro la fine della
Quaresima. I preti sono sfiniti, e complice la crisi di nuove vocazioni, si attende l’arrivo di nuovi presbiteri da altre diocesi. Al vaglio la possibilità di ricorrere anche a non religiosi, le suore laiche della preziosissima Amuchina sono già state preallertate.
All’imbrunire, il sacrestano proclama, con voce metallica, il resoconto quotidiano: confessati 325, da confessare 589.
Risale ad un paio di giorni fa, quando sussistevano ancora i blocchi, la notizia che una famiglia di Fombio è stata pizzicata all’Autogrill di Somaglia. Tramontata l’ipotesi che i tre, penetrati nell’area di servizio di soppiatto, grazie all’entrata pedonale posta sul retro, cercassero di fuggire al Sud.
L’uomo ha tentato di giustificarsi col fatto che fosse l’anniversario di matrimonio e che comunque era stata la moglie ad aver insistito tanto per uscire a cena. Lei ha dato la colpa al figlio che si rifiutava di mangiare le pizze surgelate, mentre il bimbo incolpava il padre che non sopportava più la pizza fatta in casa dalla moglie, ritenutasi esperta dopo
aver visto due stagioni intere di Pizza Hero.
Più saggia la scelta di mio cugino Otto che, per portare la famiglia a mangiare fuori (dalla cucina), ha organizzato un pic nic in soggiorno.
(avanti ancora)…NNMM, Noi Non Molliamo MAI
A domani
Marco Milani