Caro diario, non ci siamo.
Se è vero che gli inglesi si sono un po’ ravveduti, in Italia i numeri sono ancora in netta ascesa.
Sarà una combinazione ma oggi a Codogno ho sentito il transito di sette ambulanze contro le pochissime dei giorni scorsi.
Mi sa che sarà lunga; niente vacanze estive quest’anno, ma che dico vacanze, auguriamoci quest’estate di poter uscire di casa.
E’ tutto fermo e probabilmente ci sarà una stagnazione globale di tutto il comparto economico per un bel po’ di tempo.
Di sicuro oltre l’estate.
In pratica è come se la nostra vita avesse “perso” un anno, nel senso che passerà un anno di vita ma senza averla potuta vivere normalmente, così come facevamo tutti i giorni fino ad un mese fa.
E’ quasi passato un mese e quando riavvolgo il film scena dopo scena, pur avendole vissute mi sembra ancora tutto incredibile.
Se non altro, adesso a Codogno non c’è più il clima di panico dei primi giorni, anche perché in qualche modo la gente si è abituata ai comportamenti e ai soliti pensieri.
Pare invece molto preoccupante la situazione sul bergamasco. Le autorità non sanno più cosa inventarsi per trovare posti letto. Ma non potrebbero adattare le palestre per le degenze non infettive?
Caro diario, sta storia è ancora lunga e ogni tanto mi angoscia.
Non vedo l’ora di rivedere i miei parenti, i miei amici, le mie amiche e riderci sopra.
Nel frattempo assumiamo sempre un comportamento prudente. Se non abbiamo le mascherine basta avere un fazzoletto un po’ più grosso del solito oppure sagomarle con il “tessuto non tessuto” che si può facilmente comprare nei negozi di brico o giardinaggio e usare un po’ di fantasia. Già, in questo periodo di fantascienza, usare la fantasia
certamente non stona. #iorestoacasa #andràtuttobene.
mp